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Hotel e Business Travel: come cambia la prima voce di spesa delle aziende

Per anni la spesa travel riferita ai voli ha rappresentato la parte principale della spesa nel business travel. Oggi però lo scenario sta cambiando rapidamente: negli attuali bilanci aziendali la voce più pesante è sempre più spesso quella degli hotel.

Per anni la spesa travel riferita ai voli ha rappresentato la parte principale della spesa nel business travel. Oggi però lo scenario sta cambiando rapidamente: negli attuali bilanci aziendali la voce più pesante è sempre più spesso quella degli hotel.

Questa trasformazione si accompagna a un’evoluzione profonda del settore dell’accommodation. Gli hotel, infatti, sono stati tra i primi a introdurre in maniera sistematica il concetto di prezzo dinamico, superando il vecchio modello delle tariffe fisse corporate.

Se in passato le aziende negoziavano una tariffa camera invariabile per tutto l’anno, oggi la logica prevalente è quella delle tariffe BAR-OFF (Best Available Rate – Off). In pratica, l’hotel non garantisce più un prezzo fisso, ma applica una percentuale di sconto sulla migliore tariffa disponibile al momento della prenotazione.

Per esempio: invece di un accordo a 120 € fissi a notte, un’azienda può avere il diritto a un 10% di sconto sul prezzo pubblico del giorno. In questo modo l’hotel può seguire le strategie di revenue management e variare i prezzi in base alla domanda, mentre l’azienda beneficia comunque di un risparmio e di condizioni più vantaggiose rispetto al mercato aperto.

Il motivo è chiaro. Da un lato, i prezzi delle strutture sono aumentati costantemente negli ultimi anni, con un ADR medio globale intorno ai 162 dollari nel 2024 e previsioni di crescita ulteriore nel 2025*. Dall’altro, le abitudini aziendali si sono trasformate: al posto di due viaggi brevi, molte imprese spesso scelgono di concentrare gli spostamenti in un unico viaggio più lungo, che spesso significa più notti in hotel e quindi un impatto maggiore sul budget.

Secondo GBTA, la spesa mondiale per viaggi d’affari raggiungerà 1,57 trilioni di dollari nel 2025, e una parte sempre più consistente sarà destinata proprio alla spesa hotel 

L’alloggio come elemento strategico del business travel

Dormire in un hotel non è un dettaglio secondario. L’alloggio influisce direttamente sull’esperienza del viaggiatore e, di conseguenza, sulla sua produttività. Una camera confortevole, in posizione strategica, con servizi che permettono di lavorare o organizzare riunioni, riduce lo stress e migliora la performance complessiva della trasferta.

Per le aziende, questo significa che la spesa alberghiera non è soltanto un costo, ma un investimento che incide sulla qualità del viaggio e sull’efficienza del dipendente. Per i travel manager, invece, diventa una delle aree più difficili da governare, perché le tariffe oscillano in base a eventi, stagionalità e domanda locale, mentre le politiche di cancellazione sono sempre meno flessibili.

Prezzi in crescita e disponibilità ridotta: la sfida per i travel manager

In Europa il mercato alberghiero legato al business travel si muove oggi su binari contrastanti. Da una parte i ricavi per camera disponibile (RevPAR) hanno segnato una crescita dell’1,4 % a giugno 2025*(fonte MKG Consulting), sostenuti soprattutto dai grandi hub urbani e dagli eventi internazionali. Dall’altra, i prezzi medi giornalieri (ADR) hanno registrato un lieve calo dello 0,8 %, segnale che il mercato rimane volatile e differenziato a seconda delle città e delle stagionalità. *(fonte CBRE)

Per i travel manager questo si traduce in una sfida sempre più evidente: tariffe che cambiano rapidamente, disponibilità ridotta nelle fasi di alta domanda e una pressione crescente sui budget aziendali. Secondo le stime, nella seconda metà del 2025 i ricavi degli hotel europei cresceranno ancora tra il 2 % e il 5 %, un margine che conferma la necessità di avere visibilità e accesso a un inventario ampio e competitivo per evitare costi eccessivi e garantire soluzioni adeguate ai viaggiatori.

Per chi gestisce i viaggi aziendali questo significa una cosa: avere visibilità, controllo e accesso a un inventario ampio è l’unico modo per evitare costi eccessivi e garantire soluzioni adeguate ai viaggiatori.

l vantaggio competitivo delle banche letti

In questo scenario, la differenza non la fanno solo i contratti con le catene alberghiere, ma la capacità di attingere a un inventario più ricco e con tecnologie avanzate con funzionalità di dynamic pricing. È qui che entrano in gioco le banche letti.

Grazie a questi sistemi, HutechTravel mette a disposizione delle aziende un accesso diretto a migliaia di tariffe e strutture, spesso non visibili nei canali tradizionali. Questo si traduce in più disponibilità anche nei periodi di alta domanda, prezzi più competitivi e maggiore flessibilità rispetto alle soluzioni standard.

Per le imprese, significa trasformare la spesa per l’hotel da problema in opportunità: più scelta, più controllo e più risparmio su quella che è ormai la prima voce del corporate travel.

Con l’integrazione delle banche letti, HutechTravel si posiziona come partner strategico per i travel manager: una piattaforma che combina tecnologia, inventario globale e capacità di ottimizzare la spesa alberghiera, trasformando i costi di alloggio in un vantaggio competitivo concreto.

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